Genius Camping Magazine – Carlotta Minozzi

Pochi giorni fa si è conclusa la prima edizione del Turismo & Outoder Festival, nuovo salone non solo del camper, ma del turismo attivo e dello sport.

Cosa c’era in fiera? Quali sono state le impressioni di addetti ai lavori e visitatori?

Le impressioni dei visitatori

L’idea di associare camper, caravan e tenda al turismo attivo e all’outdoor in generale è sicuramente vincente. Le impressioni dei visitatori sono state contrastanti: chi si aspettava più camper, caravan e tende, chi si aspettava più sport, chi si aspettava più turismo.

L’impressione generale è stata quella di una fiera ancora un po’ immatura, ma con ottime prospettive e con risultati che, tutto sommato, hanno almeno in parte soddisfatto il pubblico.

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“L’ho trovata una fiera giovane con molte cose che si potranno migliorare. Unire lo sport e gli strumenti al turismo (camper, biciclette, trekking, canoa…. ecc. ) è un’idea indovinata a mio parere. C’è stato poco spazio alle offerte per il turismo. Siamo abituati a vedere capannoni pieni di stand che propongono il territorio. Poi forse per il mercato del camper non è proprio il periodo giusto, ma  d’altra parte è giusto per gli sport e per organizzare le proprie vacanze all’aria aperta. Molto bella la parte dove hanno fatto provare tutti gli sport: è il modo migliore per avvicinarsi al movimento ed assaporare natura.”

La mia impressione è stata positiva, hanno organizzato un buon evento. Ho trovato le varie attività outdoor ben selezionate e ben esposte, per cui era facile dedicarsi alla propria passione senza disperdere l’attenzione in altri settori. Ho trovato interessante e piacevole lo spazio dedicato alle attività per i più piccoli. Rilevante anche lo spazio dedicato ai buongustai: ho potuto osservare molti stand gastronomici di diverse regioni con particolare attenzione alle specialità locali…..molto appetibili. In conclusione la definirei piacevole e non statica.”

La fiera è stata carina, chiaramente niente a che fare con il Salone del Camper, molto più piccola. Tre stand dedicati al camper ma le aziende più importanti erano presenti.”

Molto più critica e negativa la “recensione” di un altro visitatore che racconta così la sua esperienza:

“Giornata uggiosa, pioggia e freddo. Tempo ideale per infilarsi fra gli stand della Fiera di Parma. Poche persone in fila per acquistare il biglietto d’ingresso. 5 euro il prezzo del ticket e, udite udite, 7 euro il prezzo del parcheggio. Non importa, voglio godermi la giornata! Entro. Camper. Camper ovunque. Grandi, piccoli, belli e brutti, furgoni camperizzati. Inizia a ronzarmi in testa un pessimo presentimento.
Altro stand. Altri camper. Guardo distrattamente. Passo allo stand successivo. Caravan. E a questo punto il malumore si fa seriamente strada. Ma la fiera del camper non era a settembre? Altro stand, forse forse … Taralli, tartufi, olive, parmigiano, pane pugliese, insomma è questo tutto l’indispensabile per il plein air?
L’amico e collega Marco, in un angolo dell’ultimo stand da me visitato (a questo punto avevo ormai perso completamente l’entusiasmo e l’interesse iniziali) espone la sua merce. Deluso. Io più di lui forse. Scuote la testa e ripete come un mantra: “mai più, mai più”.
Mi congedo e velocemente mi avvio all’uscita. L’outdoor? Una bancarella di scarponi, una palestra di roccia per freeclimbing, qualcosa qua e qualcosa là. Iniziano a pesarmi i 7 euro gettati al vento per parcheggiare l’auto. Inizia a pesarmi il tempo perso e sottratto al fidato divano.
Per concludere, penso che questa fiera sia davvero inutile per come è stata ideata e realizzata. Moltissimi camper e moltissima delusione per quei visitatori che, come me, speravano di respirare un po’ d’estate, di avventura e spensieratezza in quel di Parma.”

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E gli addetti ai lavori, gli espositori, cosa ne pensano?

Le impressioni degli espositori

Tanti i marchi di produttori camper presenti, praticamente tutti. Cosa si aspettava e cosa ha vissuto la “cavalleria”, chi lavora a contatto con i clienti tutti i giorni?

L’idea era giusta ma forse c’erano troppe aspettative da parte di tutti . Si è parlato di turismo ma l’offerta era veramente scarsa e anche per quanto concerne l’outdoor c’era veramente poco. Dovranno lavorare molto su questo aspetto . Errore grosso è stata l’apertura a step perché la fiera deve essere uguale nei 4 giorni. L’offerta del settore camper era vasta ma la gente è venuta aspettandosi un salone del camper 2 mentre le due fiere devono essere due cose distinte e diverse. Nel suo complesso, essendo la prima, non è andata male……ma bisogna lavorarci”.

L’affluenza è stata sopra le aspettative, ma i visitatori non erano predisposti all’acquisto. Concessionari e produttori proponevano offerte speciali, a cui non è stato dato sufficiente risalto nel pre-fiera. Il risultato è stato tanti curiosi ma pochissime vendite.”

Queste le impressioni di un espositore nel settore turismo attivo: “Il T&O Festival è stato un appuntamento importante, ottimi momenti di scambio e confronto con diverse realtà che si occupano di turismo open air. Molto sviluppato lo spazio espositivo per il comparto camper e accessori. Le aree test sono un’ottima opportunità per i visitatori. L’iniziativa ha avuto un’affluenza non esagerata, nel complesso la fiera ha buone possibilità di decollare dopo questo primo anno di rodaggio.”

Siamo rimasti un po’ scottati: abbiamo avuto grossissimi impegni, sforzi e costi in un momento in cui le concessionarie dovrebbero lavorare in sede. Molto difficile una fiera in questo momento dell’anno. Investimento senza ritorno: nonostante ci stata un’affluenza superiore alle aspettative, il ritorno di interesse concreto non c’è stato. Auspico che la fiera venga trasformata completamente e pubblicizzata seriamente, oppure che non venga più fatta. L’impatto per gli espositori è notevole; per allestire uno stand, grande o piccolo che sia, l’impegno è enorme: ci sono mezzi da spostare, personale che si ritrova fuori sede e quindi l’organico in sede è sottodimensionato, bisogna dormire fuori. Penso che il T&O dovrebbe essere una fiera dedicata interamente al turismo, con campeggi, villaggi, promozione del territorio e sì, qualche camper, caravan e tenda, ma non deve essere un Salone del Camper 2.”

Trarre conclusioni al termine di un evento è sempre difficile: tante le opinioni, le impressioni, tutte diverse e tutte importanti.

La “première” non è facile, ci sono aspettative da soddisfare, esigenze da captare, e il pubblico è sempre più esigente e sempre meno incline a perdonare eventuali mancanze. Solo il tempo e le prossime edizioni potranno confermare le impressioni positive, o rafforzare quelle negative.

Il pubblico siete voi: cosa ne pensate?

Sei curioso di vedere altri video? Sul canale Youtube Genius Camping puoi vedere i video dei nostri “inviati speciali” al Turismo & Outdoor di Parma, clicca qui.

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