Alessandro Di Marco amministratore del gruppo facebook camperisti liberi abusivi yearrr ci racconta della sua disavventura con la speranza di essere utile a tutti quelli che si avvicinano al mondo del turismo itinerante e dei camper.
Ho acquistato il mio camper Mirage a Settembre 2013. Ero contentissimo, si tratta di un camper usato con qualche anno alle spalle, ma quando mi è stato consegnato era perfetto sotto ogni aspetto. Come molte persone, dopo avere acquistato il mezzo, per renderlo più adatto alle mie esigenze ho pensato di fare qualche lavoro tra cui montare una turbovent, una ventola che va montata sugli oblò del tetto con la doppia funzione sia di ventilatore che di aspiratore.
Ho deciso di fare eseguire questo lavoro ad un professionista e per questo motivo ero tranquillo del fatto che tutto fosse stato eseguito a regola d’arte. Ho utilizzato il camper serenamente per mesi dopo il montaggio della turbovent senza mai sospettare nulla. Poi un giorno mi sono recato a Milano a trovare un mio amico meccanico (nel mio gruppo ci sono molti meccanici sia per i motori che per la cellula) che si chiama Giambattista Caputo.
Appena salito sul camper si è reso conto che qualcosa non andava. Con un igrometro, attrezzo che rileva l’umidità e di conseguenza la presenza di infiltrazioni, mi diede conferma che erano presenti dei danni. Con una ispezione accurata, salendo sopra il camper, si è reso conto che durante il montaggio della turbovent era stato forato l’alluminio e un grosso quantitativo di acqua era entrato da quel buco infiltrando tutto il tetto.
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Non mi vergogno a dire che ho pianto tantissimo per la situazione, il danno era enorme, per rifare il tutto ci sarebbero voluti diverse migliaia di euro. Mi sono anche rivolto ad un avvocato ma siamo arrivati a poco.
Ringrazio tantissimo Giambattista Caputo e il suo socio Alessandro D’Arco, ma anche Fabio Cappellini, il proprietario della concessionaria dove ho acquistato il camper. Queste tre persone sono riuscite a ridare il sorriso alla mia famiglia.
Il tetto è stato rifatto di sana pianta, è stato un lavoro lungo e impegnativo, l’alluminio è stato sostituito con della vetroresina.
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Questo è il risultato finale che è stato raggiunto dopo tanto lavoro.
Ho deciso di raccontare la mia brutta avventura per avvisare tutti quelli che fanno eseguire dei lavori sui propri camper del fatto che ci possono essere dei problemi se il lavoro non viene eseguito a regola d’arte. Nel caso facciate qualsiasi lavoro che comporta il forare una parte del camper il mio consiglio è di prestare attenzione alla zona dove il lavoro è stato eseguito. Se vi è possibile, dopo che il camper ha preso della pioggia, fate controllare in un’officina che tutto sia a posto, volendo, su internet vendono anche degli igrometri con i quali potrete dare un primo controllo da soli.
Spero di essere stato utile a molti di voi raccontando di questa mia disavventura!
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