Il lavoro di redazione prevede non solo scrittura e rilettura, ma anche tanta, tanta lettura. Di ogni tipo.

Durante la fase di lettura scopro che il camper è la novità 2018 per i viaggi gay-friendly.

Ciò che mi sorprende non è la novità del camper per le vacanze delle coppie omosessuali. Ciò che mi sorprende è che ci siano viaggi considerati gay friendly e che la vacanza in camper, per qualche ragione che sinceramente mi sfugge, sia in qualche modo più adatta agli omosessuali rispetto ad altri stili di vacanza.

È vero che ancora si assiste a qualche episodio di discriminazione degli omosessuali nel settore turistico, direi sporadico, ma da qui a stabilire che ci siano mete più adatte agli omosessuali di altre, mi sembra onestamente una baggianata.

L’articolo in cui mi sono imbattuta parla di mete come la Toscana.

La Toscana? E perché? Non è dato saperlo. Noi che siamo di Bologna e da che ricordo conviviamo in totale armonia con l’Arcigay e il Cassero non siamo nemmeno citati. Nessun’altra meta italiana suggerita. Chapeau alla Toscana, ci facciano sapere toscani ed omosessuali cosa dobbiamo fare noi emiliano-romagnoli per ottenere la bandiera arcobaleno per le vacanze gay friendly.

Continuo la lettura dell’articolo, mi voglio fare del male. Cita la Spagna e Lloret de mar. E fin qui ci può stare. Sarebbe stato come dire “vi consigliamo Mykonos”, ma sarebbe stato troppo banale e oggettivamente più complicato da raggiungere in camper.

Altra destinazione citata come adattissima ai viaggi gay friendly (trovo aberrante l’uso di questa espressione, la trovo altamente discriminatoria e non capisco come possa essere considerata accettabile dalla comunità LGBT): l’Austria. Austria, famosissima per la mentalità aperta.

Si prosegue consigliando la Francia,  la Croazia e, dulcis in fundo, la Grecia.

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Ho finito di leggere l’articolo e mi sono chiesta: perché? Cui prodest?

Il camper permette uno stile di vacanza in libertà, ma non è adatto a tutti, e la sessualità non ha nulla a che vedere con la scelta di come vivere le proprie vacanze.

Non accettate le etichette: sentitevi liberi di scegliere ciò che è meglio per voi, indipendentemente dalla vostra sessualità e dal pensiero altrui.

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