Bassa Parmense, tra storia, arte e gastronomia
“Il paese nel quale vivo è un vero giardino; ho nelle mani il modo di rendere felici quattrocentomila anime; di proteggere le scienze e le arti. Non sono ambiziosa ed ho la speranza di passare qui un gran numero di anni, che si rassomiglieranno tutti ma che tutti saranno dolci e tranquilli.”
(Maria Luigia alla duchessa di Montebello, 11 maggio 1816)
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Così la duchessa Maria Luigia (ritratta nella moneta) descriveva la Bassa Parmense, una terra ad alta vocazione agricola e gastronomica che nei secoli passati ha vissuto i fasti di grandi casate come i Pallavicino, i Rossi, i Terzi, i Farnese e i Borbone; terra dove ella ha regnato per anni diventando autrice del cambiamento positivo del volto di Parma. Pronipote di Maria Antonietta, venne data in sposa a un francese per questioni politiche. Per cinque anni, Maria Luisa d’Asburgo Lorena fu l’Imperatrice dei francesi e regina d’Italia, seconda consorte di Napoleone Bonaparte, che abbandonò poco prima della disfatta di Waterloo. Per la sua fedeltà alle forze della coalizione, il congresso di Vienna la premiò con il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, un piccolo stato dalla grande importanza negli equilibri geopolitici. Odiata dai francesi per essersi opposta a loro, Maria Luisa cambiò il suo nome italianizzandolo in Maria Luigia e venne soprannominata dai parmensi “La buona Duchessa”.
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Fu veramente amata dal popolo, sensibile ai problemi della gente comune e delle donne (fece costruire un ostello per ragazze madri). Fece delle opere pubbliche la sua priorità.
Oltre che per l’affascinante susseguirsi di casate storiche, la Bassa Parmense è famosa per i suoi prodotti gastronomici.
Tra l’elenco dell’eccellenze qui prodotte non si può non nominare il Parmigiano-Reggiano, divenuto rinomato in tutto il mondo come simbolo di italianità. Le sue origini sono antichissime come la sua fama, tanto che anche Boccaccio lo citò nel Decamerone.
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Tra i piatti della tradizione si trovano i Tortej dols, la cui ricetta risale all’epoca di Maria Luigia d’Austria; si narra che la Duchessa, in occasione di particolari ricorrenze, offrisse ai barcaioli di Sacca di Colorno questi tortelli dal gusto agrodolce. Il ripieno è formato da pangrattato, vino cotto e mostarda.
Durante le feste, sulle tavole non possono mancare i Cappelletti o Anolini, il cui ripieno è composto da sugo ristretto di stracotto, formaggio grattugiato, pane raffermo grattato e uova.
La torta fritta, triangolini di pasta fritta che deve essere mangiata calda e croccante, è l’ottimo accompagnamento per i capolavori dei norcini locali: i salumi. Re incontrastato della zona è il culatello, la cui stagionatura è favorita dalla tanto vituperata nebbia padana e dalle estati afose. Eccellenze sono ovviamente anche il prosciutto di Parma, la spalla cotta di San Secondo, il salame, la coppa e il salame strolghino, ottenuto da rifilature magre di prosciutto e culatello.
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Re incontrastato della zona è il culatello, la cui stagionatura è favorita dalla tanto vituperata nebbia padana e dalle estati afose. Nome e fama del culatello sono rimasti limitati alla zona di origine per molti secoli, patrimonio segreto degli abitanti della Bassa Parmense che erano gli unici in grado di apprezzare il gusto di questo salume. Il “Re dei salumi” ha poi conquistato il palcoscenico nazionale ed internazionale.
Eccellenze sono ovviamente anche il prosciutto di Parma, la spalla cotta di San Secondo, il salame, la coppa e il salame strolghino, ottenuto da rifilature magre di prosciutto e culatello.
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A queste eccellenze gastronomiche è dedicata la manifestazione November Porc. Le località di Sissa, Polesine Parmense, Zibello e Roccabianca diventano protagoniste di questa festa presentando ogni fine settimana, una alla volta, le loro eccellenze gastronomiche. Stand gastronomici, mercati di prodotti locali ed artigianato faranno da cornice alla manifestazione.
Per maggiori informazioni sull’edizione 2017 di November Porc, cliccate qui.
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Passiamo ora a qualche spunto per visitare questa fantastica zona, ricca di storia, tra palazzi antichi, castelli e teatri storici in cui la musica lirica regna ancor oggi sovrana e dove il buon cibo è la regola del giorno: Busseto, Fontanellato, Fontevivo, Colorno, Torrile, Polesine Zibello, Soragna, Roccabianca, San Secondo Parmense e Sissa Trecasali.
Cliccate su foto o sui nomi delle città per accedere al relativo articolo. Buona lettura, buon viaggio e buon appetito!
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