Pitta: una papera in camper

Ho conosciuto Grazia, camperista, su Facebook e subito mi ha colpita la sua storia d’amore con Pitta.

Sì, perché di amore si tratta, anche se non è rivolto ad un essere umano.

Pitta è un’anatra, Grazia è un’umana, ma l’amore è amore. Pitta purtroppo non c’è più: se ne è andata dopo 9 anni di vita in famiglia.

Queste le parole di Grazia.

“Pitta ed io ci siamo incontrate in un piccolo mercato rionale ed è stato subito amore. Mi avevano detto che da sola non sarebbe vissuta”.

Ma Grazia non ci ha creduto: “creandole la sua casetta ho pensato bene di mettere a sua disposizione uno specchio in modo che non si sentisse sola quando non era con me. Cosi è cresciuta tranquilla, insieme ai nostri due cagnolini.”

“Nel suo corredo avevo aggiunto una bella tinozza per il bagnetto ed un trasportino per le nostre uscite in camper. La tinozza è rimasta la stessa anche da adulta, perché lei, pur essendo un’anatra, ha sempre avuto paura dell’acqua.”

“Crescendo con due cagnolini lei si è sentita un cane e giocava e passegiava con noi. Abbiamo girato per l’Italia e per l’Europa senza problemi. Anzi, era sempre lei che per prima ci avvertiva di visite o pericoli inaspettati. Era la mia ombra e mi seguiva ovunque. Quando ero fuori lei si accucciava sulle mie scarpe o ciabatte ed veramente felice”.

“È stata un’esperienza stupenda, vivibile ed è per questo che ho scritto tutto questo, in modo da incoraggiare chi ne avesse intenzione di aggiungere alla famiglia questo intelligente animale. Non vi nascondo che ho un nodo in gola a parlare di lei ma se lo meritava…….credetemi.”