Voglia di montagna? Vi invitiamo a scoprire una valle del Trentino: la Val di Non

La Val di Non è conosciuta sicuramente per le sue mele, un po’ meno per i bellissimi panorami che offre. Spesso infatti viene usata solamente come via di passaggio per coloro che vogliono raggiungere le più famose Val Rendena e Val di Sole, perdendo dei veri e propri gioielli che questa luogo nasconde.

Così ho fatto anche io per tanti anni, quando da bambina e da ragazzina mi recavo coi miei genitori a sciare a Folgaria. Il ricordo che avevo della Val di Non era un immenso lago (Diga di Santa Giustina) e un ponte dal quale si vedeva un burrone profondissimo (Ponte di Mostizzolo), nient’altro.

Solo a quarant’anni mi sono decisa ad esplorarla meglio, meglio tardi che mai come si suol dire! Ho avuto l’occasione di fare 4 giorni in giro per le varie località della Val di Non ammirando ciò che qui di seguito vi elencherò, ma vi posso assicurare che con la bella stagione in arrivo e con maggior tempo a disposizione le attività da fare e i luoghi da visitare sono molti di più 😉

Lago di Tovel

Indubbiamente il luogo più famoso di tutta la Valle. In quanti hanno sentito parlare del famoso lago Trentino che diventava rosso? Il Lago di Tovel è uno dei gioielli del parco Naturale Adamello Brenta. Fino al 1964, in estate, le sue acque diventavano di colore rosso grazie alla presenza di particolari alghe. Come mai non avviene più questo fenomeno? Colpa dell’inquinamento? Dopo vari studi pare si sia giunti alla conclusione che la mancanza di mucche in zona abbia fatto morire le alghe che si cibavano dei loro “bisognini”. Il lago resta comunque bellissimo e il caratteristico colore verde smeraldo che si può vedere ai giorni nostri è dato comunque dalla presenza massiccia di un’altra tipologia di alga. Quando l’ho visitato io era ancora ghiacciato. Ricordate che la strada per percorrerlo viene chiusa in inverno e riaperta generalmente a Pasqua o quando comunque si scioglie il ghiaccio. La vallata che si percorre per raggiungerlo è molto selvaggia e intatta.

In estate esistono vari parcheggi lungo la strada nel quale lasciare il vostro mezzo. Potrete decidere di avventurarvi e raggiungere il lago a piedi o approfittare della navetta del Parco. In alta stagione, negli orari di punta, bisogna lasciare i mezzi obbligatoriamente al Parcheggio “Capriolo”, quello più a valle per intenderci, e usufruire della navetta (gratuita con ticket del parcheggio). Questo è uno scorcio del sentiero che vi porterà in un paio di ore fino al lago… ma attenti a chi incontrate 😉

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Santuario di San Romedio

Il Santuario di San Romedio è un altro dei luoghi imperdibili della Val di Non. Si trova a Sanzeno su uno sperone di roccia alto 70 metri. Il Santuario è formato da cinque chiese sovrapposte (la più antica risale al XI secolo) unite tra loro da una lunga scalinata. Meta di pellegrinaggi, il Santuario è totalmente immerso nella natura.

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Oltre alla bellezza del posto, San Romedio è famoso anche per la sua leggenda, la quale narra che Romedio, ormai anziano, intraprese un viaggio per dirigersi a Trento per incontrare il vescovo. Durante il tragitto il suo cavallo venne sbranato da un orso. Romedio riuscì ad ammansire l’orso e lo cavalcò fino a giungere in città. Al suo ritorno, quando decise di diventare eremita, la bestiola fu il suo unico compagno fino alla morte. E’ per questo motivo che accanto al santuario esiste un’area in cui vive un’orso in stato di semilibertà e dove, sin dal 1958, vengono dimorati animali sequestrati e recuperati da situazioni drammatiche. Bruno, l’orso che attualmente vive lì, prima di essere sequestrato viveva rinchiuso in una gabbia poco più grande di lui.

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San Romedio è raggiungibile comodamente con vetture e camper. Al di sotto del santuario c’è un ampio parcheggio, e una salitella, breve ma impegnativa vista la pendenza, che vi porterà a destinazione in pochi minuti. Esiste anche un parcheggio più alto, ma di piccole dimensioni, ottimo per chi fa fatica a camminare. La maniera più “pittoresca” per arrivare è sicuramente lasciare il vostro mezzo nel parcheggio di fronte al Museo Retico di Sanzeno e percorrere il sentiero nella roccia che vi condurrà al santuario in un’oretta. Il sentiero in alcuni punti è molto basso, se possedete un caschetto da montagna portatelo con voi, altrimenti prestate molta attenzione. Altamente sconsigliato a chi soffre di vertigini!

Castel Thun

Appartenente nel passato ad una delle casate più ricche e potenti del Trentino, i Tono, Castel Thun, le cui origini risalgono al 1200, è una delle residenze a mio avviso più belle di tutto il Trentino, all’interno della quale si possono ammirare fantastici arredi d’epoca. Situato nei pressi del paese di Vigo di Ton, è stato aperto al pubblico solo nel 2010 dopo una serie di lunghi restauri da parte della Provincia autonoma di Trento che lo aveva acquistato nel 1992 dai discendenti boemi della famiglia Tono.

La strada per raggiungere il castello da Vigo di Tono sale in mezzo ai meleti, è un po’ stretta ma fattibile, andate pianino… Ai piedi del castello è presente un parcheggio misto a pagamento (tariffa oraria) per auto e camper. Tenete conto di almeno una decina di minuti per salire il tratto che porta dal parcheggio al castello e di almeno un paio di ore per la visita. Un po’ di più se siete amanti della fotografia.

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Passeggiata del burrone di Fondo

Si tratta di una passeggiata di circa un chilometro che parte dal paese di Fondo e giunge fino al lago Smeraldo passando attraverso un canyon scavato nel corso dei secoli dal rio Sass. L’inizio della passeggiata è nei pressi della chiesa del paese; sulle case circostanti troverete facilmente le indicazioni per il sentiero. Il percorso si snoda attraverso un bosco, e costeggerete un placido fiume su terreno totalmente pianeggiante; la camminata è molto suggestiva, qui regna il silenzio e vi troverete a passare ponticelli in legno e ad ammirare un antico mulino.

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Passato il mulino inizia il canyon vero e proprio, vi troverete a incunearvi tra rocce (tranquilli i passaggi sono larghi e facilmente agibili 😉) e passando sopra a passerelle di metallo e gradinate risalirete fino al lago Smeraldo. Anche qui, sconsigliato per chi soffre di vertigini: la passerella inizialmente in cemento diventa in metallo con fondo forato avendo così ampia visuale su quello che è sotto i vostri piedi.

Quattro giorni in Val di Non sono pochi. Sono presenti altri canyon da ammirare anche tramite visite guidate, come ad esempio il Parco Fluviale Novella, solo per citarne uno e che si possono godere appieno con la bella stagione in arrivo. Non perdetevi un giro a Cles, capoluogo della valle, e gli altri castelli e palazzi presenti, che sono davvero tanti, il Passo della Mendola che collega il Trentino con l’Alto Adige e lo spettacolo dei meli in fiore e degli alberi carichi di frutti. Io sicuramente ci tornerò.

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Info utili e link pubblicitari

Dove sostare con il camper

Area di sosta camper a Smarano, aperta tutto l’anno. Per maggiori informazioni clicca qui.

Camping Park Baita Dolomiti a Sarnonico. Per maggiori informazioni clicca qui

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