Chi ama l’arte e la musica e soprattutto ama immergersi in un’atmosfera di assoluto relax, non può rinunciare alla visita del complesso monastico dell’Abbazia di Pomposa, situata nel comune di Codigoro in provincia di Ferrara, lungo la via Romea che porta da Ravenna a Venezia.

Certamente questi aspetti, pur importanti per chi decide di impegnare il proprio tempo per una visita culturale, non sono gli unici a favorire la scelta di ammirare una delle più famose abbazie italiane.

Personalmente ho visitato ripetutamente questo luogo, anche per accompagnare amici e parenti e ogni volta confesso di essermi sentito letteralmente rapito dall’atmosfera di questo insediamento al punto che a fine visita avvertite una maggiore leggerezza interiore,  indipendentemente dal fatto che siate credenti o non.

A creare questo stato d’animo sono gli ampi spazi esterni che vi consentono di usufruire di ampi parcheggi, l’ariosità del complesso distribuito nei suoi componenti in modo armonico con un manto d’erba curato a tal punto da sembrare pettinato, l’architettura romanica che colpisce per la sua monumentalità e che vi riporta con il pensiero agli inizi del Medioevo appena dopo la caduta dell’impero romano d’occidente.

In ultimo, ma non da meno, lo stato di conservazione delle pareti affrescate.

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Questo è un tributo indiretto all’ordine monastico dei benedettini perché grazie al loro stile di vita improntato sul motto ‘ora et labora’ – meditazione e lavoro – abbiamo potuto conservare le memorie del nostro passato attraverso la trascrizione e scrittura di opere uniche nel suo genere, di quel passato, tra l’altro, certamente più splendente della Roma repubblicana ed imperiale.

L’origine dell’Abbazia risale ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino ad opera dei monaci di San Colombano su quella che era l’’Insula Pomposiana, un’isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare. La prima notizia attendibile dell’esistenza dell’Abbazia risale all’874, quando papa Giovanni VIII rivendicava la giurisdizione sul monastero contro le pretese della Chiesa di Ravenna.

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La fioritura dell’abbazia nei secoli successivi non fu solo legata alle condizioni politico-istituzionali e religiose, ma venne favorita grazie al territorio nel quale sorge l’insula Pomposiana definita geograficamente fino al secolo XII da due rami principali del Po (Po di Volano a sud e il Gauro o Po di Goro a nord) situata lungo la via  chiamata fin dal medioevo, Romea, perché collegava l’Europa nord-orientale con Roma.

Il luogo godeva di un clima salubre e di terreni bonificati, altamente fertili. Questo portò ad una forte aumento demografico incentivato da una fiorente attività agricola.

L’espansione economica e quella spirituale-culturale progredirono di pari passo, raggiungendo l’apice nell’XI secolo sotto la direzione dell’abate Guido.

Fu in questo periodo che il monastero venne ampliato e dotato del grande chiostro (oggi solo parzialmente esistente), di torri, e del palazzo della Ragione, assumendo l’aspetto di una cittadella fortificata.

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Dopo il Mille cominciò infatti la stagione di maggior splendore e divenne centro monastico fiorente votato ad una vita di preghiera e lavoro, la cui fortuna si legò alla figura dell’abate San Guido. Il monastero pomposiano accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali è da ricordare Guido d’Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note inventate dal monaco.

Chi ama l’arte antica non deve perdere l’occasione di ammirare nella basilica di Santa Maria uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia d’ispirazione giottesca e il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di preziosi marmi collocati tra il VI e XII secolo e dulcis in fundo, il celebre campanile di 48 metri adornato di monofore, bifore, trifore e quadrifore.

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Info utili e link pubblicitari

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OASI PARK AREA CAMPER Via Cristina, 84 44026 Bosco Mesola (FE)

Per informazioni e prenotazioni: T. +39 0533 794386 M. +39 340 8409804 info@oasipark-deltadelpo.com

Coordinate per navigatore: Bosco Mesola (FE) – Via Pratimarina GPS: N 44° 52′ 06” – E 12° 14′ 57”

La Redazione consiglia:

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