Le Residenze Reali Sabaude e di conseguenza La Reggia di Venaria Reale di Torino sono state inserite nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO nel 1997 come testimonianza della genialità dell’architettura e dell’arte Barocca e Tardo Barocca.  Costruita alla fine del XVII° secolo, la Reggia di Venaria Reale è sicuramente la più imponente delle residenze sabaude che merita di essere vista al pari delle altre regge presenti in Europa.

In una calda giornata di agosto abbiamo visitato la Reggia di Venaria Reale. Era da tanto tempo che volevo visitarla, ma vista la sua collocazione poco comoda per noi che veniamo da Bologna, avevo sempre rimandato il viaggio fino a quest’anno in cui, approfittando delle vacanze in Val d’Aosta, la Reggia è diventata una delle tappe del nostro giro.

Non so che razza di strada ci abbia fatto fare il navigatore provenendo da Aosta… ci siamo fidati ciecamente (e spesso non è un bene) e ci ha fatto uscire a Volpiano Canavese facendoci probabilmente risparmiare 20 metri di strada ma ficcandoci in mezzo a stradine di campagna in alcuni punti abbastanza strette. Il vantaggio di quell’uscita? Vedere sbucare lentamente la Reggia di Venaria già da lontano in mezzo alla campagna torinese che gradatamente diventa sempre più imponente e maestosa man mano ci si avvicina.

Se oggi la Reggia e l’abitato di Venaria risultano praticamente inglobate nel tessuto urbano torinese, fare la  strada che abbiamo fatto noi può rendere vagamente l’idea del colpo d’occhio che poteva dare a cavallo tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700 quando i duchi di Savoia vi si recavano per scopi venatori (da qui il nome della Reggia); in quel periodo infatti il territorio circostante era costituito da boschi rigogliosi ricchi di selvaggina.

È terribile pensare che un luogo del genere sia stato trasformato per secoli in una caserma.

A partire dal 1706, anno dell’assedio di Torino da parte dei Francesi, cominciò infatti il lento declino della Reggia di Venaria Reale che vide il susseguirsi di eserciti francesi, sabaudi, napoleonici e persino una scuola di equitazione militare di notevole fama. Questo fino al 1978, anno in cui la Reggia di Venaria venne affidata alla Soprintendenza per essere restaurata. Solo nel 1998 iniziò il recupero e la reggia fu aperta al pubblico solamente nel 2007.

Ad oggi alcune sue parti sono ancora in fase di restauro.

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Nell’immagine sottostante potete vedere una dichiarazione fatta dall’Ingegnere Mercandini nel 1804 in cui veniva spiegata la situazione drammatica in cui già versava l’intero stabile e i giardini.

Esistono varie combinazioni di biglietti di ingresso (acquistabili anche online), quello che abbiamo scelto noi comprendeva la Reggia, i Giardini e la “Regia Scuderia Juvarriana” ed il costo è stato di 20 €.

Con questo biglietto si ha l’opportunità di visitare 54 sale della Reggia, nelle quali sono contenuti un’infinità di pannelli esplicativi molto interessanti sulla dinastia dei Savoia fino al 1830, anno in cui il “Ramo principale” si estinse (quelli che furono i nostri re di Italia facevano parte di un ramo della casa di Savoia e non erano loro discendenti diretti). Di grande effetto, a mio parere, la prima galleria in cui si entra nella quale sono esposti dipinti raffiguranti tutti i componenti della dinastia sabauda.

Molto interessante anche l’utilizzo di pannelli sui quali vengono proiettati filmati recitati da alcuni dei migliori attori italiani che riproducono la vita della Reggia e che sopperiscono, solo in parte, alla mancanza di mobilio.

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Tenete in considerazione che nel corso degli anni la Reggia è stata depredata di qualsiasi cosa: stucchi, finestre, porte, marmi e tutto quanto decorava la residenza. Questi oggetti, in parte, sono stati spostati presso altre residenze sabaude e al Quirinale. Non aspettatevi quindi di trovare un’infinità di arredi e opere d’arte, ma quello che si può vedere (spesso oggetti e dipinti provenienti da altri musei) è comunque di grande pregio.

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Di grande effetto è sicuramente la Galleria grande il cui soffitto sontuosamente decorato, le dimensioni e le ampie finestre sono in grado (a mio avviso) di fare impallidire la galleria degli specchi di Versailles.

La Scuderia Juvarriana invece racchiude un tesoro inaspettato: un antico Bucintoro (una imbarcazione da parata del 1700) e sontuose carrozze, anch’esse da parata. Questi tesori e l’ambiente, in penombra e con una suggestiva musica in sottofondo, rendono la scuderia uno dei luoghi più apprezzabili di tutta la visita.

Altro capolavoro: la Cappella di Sant’Uberto, santo protettore dei cacciatori.

E i giardini della Reggia, che lentamente stanno tornando ai fasti dei secoli passati.

La Reggia e le Scuderie sono prive di barriere architettoniche e per quanto riguarda la visita ai giardini sono disponibili mezzi elettrici per persone con problemi motori.

I cani possono entrare alla Reggia se di piccola taglia, tenuti in braccio o nel trasportino, mentre hanno accesso ai giardini i cani di tutte le dimensioni se tenuti al guinzaglio.

Per quanto riguarda il parcheggio esistono diverse soluzioni a pagamento a pochi passi dalla Reggia di Venaria.

Info utili e link pubblicitari

Per maggiori informazioni sulla Reggia di Venaria Reale consultate il sito ufficiale 

Guarda dove sostare con il Camper il Caravan o la Tenda sul portale Genius Camping 

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