Vi siete mai chiesti come sia nata l’idea del turismo itinerante su ruota? Ripercorriamo insieme un po’ di storia riguardante i veicoli ricreazionali…

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Il camper è l’icona delle vacanze in libertà. Ci si trova immersi nella natura senza dover dipendere da nessun altro se non da sé stessi, in completa autonomia grazie alla presenza della cucina, del bagno, del riscaldamento, dei letti, dei divani e di tutte le altre comodità che si possono avere in una normale casa fatta di cemento armato e legno.

Svegliarsi ogni giorno in un posto diverso dal precedente e conoscere gente e modi di vivere del tutto sconosciuti fino a quel momento, che sia un viaggio nella Foresta Nera o un giro ai mercatini di Natale a Merano, il camper è sinonimo di conoscenza, avventura e libertà. Ma sapete come è nata l’idea? Chi sono stati i precursori di questo genere di turismo? Credo sia doveroso per i camperisti e non, fare un salto nel passato per capire come è nata la loro casa su ruote, perché nei secoli scorsi.. il camper non si chiamava camper.. e non serviva per fare le vacanze 😉

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In realtà il Camper non nasce come “mezzo ricreazionale”, ma piuttosto per esigenze pratiche di trasporto. Chi di voi non ha mai visto un vecchio film western dove si potevano vedere infinite carovane che trasportavano persone e merci con carri trainati da cavalli?

 

Nel 1800 in  Europa veniva usato un sistema analogo di trasporto merci con una sorta di “cellula abitativa” dove poter dormire la notte. Questi mezzi venivano utilizzati da mercanti e da artisti circensi che giravano il vecchio continente in cerca di una nuova casa o di fortuna.

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Per passare al caravan su automobile dovremmo aspettare i primi del 1900… il 1910 per l’esattezza, quando possiamo trovare la Ford con il loro storico modello T.

In Europa, precisamente in Francia, ad inizio anni degli ’50, la Notin (ancora oggi sul mercato) creò il loro primo camper su base Renault  (Goelette Notin) già dotato di diversi optional per avere in uno spazio molto ridotto tutti i comfort di una normale abitazione.

Da quel momento in poi anche la Germania iniziò a muovere i primi passi verso il mondo dei camper e dei caravan, famosissimo il modello  Westfalia della Volkswagen montato su un modello T1 che ha fatto la storia degli anni 60 e 70 e che ancora oggi vanta centinaia di estimatori.

Poco per volta furono apportate migliorie ai motori e ai telai per poter sopperire al problema del peso sia in sosta che in movimento. Vennero inventati nuovi sistemi per ammortizzare e furono creati pneumatici studiati apposta per caravan, oltre, ovviamente, alla progettazione dei servizi interni proporzionati ad un ambiente così ridotto come quello presente sui camper e sui caravan.

Da lì in poi tutto il resto è storia; numerose furono le aziende che iniziarono a realizzare diverse tipologie di camper (mansardati, motorhome o puri) pensati e studiati per accontentare il pubblico che stava scoprendo un nuovo modo di viaggiare e di vivere il pleinair, dai camper più spartani fino ad arrivare a quelli extralusso in produzione nei giorni nostri.

Francamente credo che il camper prima di essere un mezzo per viaggiare sia prima di tutto una cultura e non per ultimo un modo di vivere.

 

Non mi resta che augurarvi Buon viaggio!

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