Tra le tante cose che si possono vedere durante un viaggio in camper o in roulotte ci sono anche le diverse specie di animali e di piante che popolano le zone che ci ospitano, non solo monumenti quindi, ma andiamo alla scoperta della fauna alpina in camper e caravan…
Il più delle volte quando si parla di viaggi si pensa principalmente a città e piccoli borghi da visitare, è facile leggere di passeggiate sulla spiaggia e bagni in mare e con minor frequenza si trova qualcuno che racconta o chiede consigli a proposito di escursioni in mezzo alle montagne. E se ve lo state chiedendo si, quello nella foto sopra è il mio camper, e si, si può andare in montagna anche con un camper vintage aspirato e fare persino il Passo del San Bernardino.
Capita molto spesso di associare la parola “attrezzatura” alla parola “viaggio”; tenda, roulotte, camper, auto, zaini, scorte d’ acqua e di cibo, pannelli solari, libri, appunti. Non sempre però si parla di zoologia, che a mio parere, a seconda del tipo di viaggio che si va affrontare, può essere una delle parole che invece bisognerebbe associare.
Ogni zona geografica, oltre alle culture, ai dialetti e alle tradizioni ha anche un determinato tipo di flora e fauna selvatica, la cosa parrebbe scontata ma non lo è del tutto.
Parliamo per esempio della fauna Alpina che è una delle più particolari e variegate e nonostante sia una delle aree montane più densamente popolate, la conoscenza delle sue biodiversità è piuttosto scarsa.
Partiamo dal presupposto che ci siano 80 specie di mammiferi, 80 di pesci, 21 specie di anfibi e 15 di rettili, 200 specie di uccelli nidificanti e altrettante di migratori (il calcolo è empirico sicchè sono fatte sulla base di ricerche territoriali).
Andiamo alla scoperta della fauna alpina in camper e caravan… una lista di animali presenti nell’arco alpino e che potreste incrociare durante i vostri viaggi
Alla scoperta della fauna alpina in camper e caravan
Cervo
Il cervo è senza ombra di dubbio uno dei mammiferi più grandi presenti sulle montagne dell’arco alpino, il suo peso varia dagli 80-150 kg delle femmine fino ad arrivare agli oltre 200 kg dei maschi. I maschi sono dotati di palchi (erroneamente chiamate corna) a differenza delle femmine. I palchi vengono persi ogni anno dai cervi nel periodo che va da febbraio ad aprile per poi ricrescere nuovamente, durante alcune escursioni in mezzo ai boschi durante quei periodi vi potrebbe capitare di trovarne alcuni. Vi potrebbe capitare di incrociarne alcuni in mezzo ai boschi o nelle radure dove si recano per cibarsi.
Capriolo
Il capriolo è molto simile al cervo, fanno parte infatti della stessa famiglia. Si distingue principalmente per le dimensioni molto più contenute, il suo peso infatti varia dai 10 ai 35 chili. Anche i palchi sono più piccoli e meno ramificati, anche in questo caso solamente i maschi li hanno, il muso è “meno a punta” rispetto a quelle del cervo. Indizio che ve lo farà distinguere chiaramente è la classica presenza di molti peli bianchi sul sedere che spiccano rispetto al resto del manto. Anche i caprioli vivono tra i boschi e le radure.
I cuccioli di capriolo e di cervo nascono durante il periodo primaverile, vi ricordiamo, nel caso ne incontraste uno nascosto tra i rami di NON toccarlo in nessuna maniera, il vostro odore porterebbe la madre ad abbandonarlo
Stambecco
Lo stambecco è uno degli animali simbolo delle Alpi. Di peso inferiore al cervo fanno parte della famiglia dei bovidi, sono dotati di corna a scimitarra di dimensioni importanti (fino a 90cm) con nodosità sulla parte anteriore che corrispondono alla sua età, le femmine sono anch’esse provviste di corna, ma molto più sottili. Il suo pelo è uniforme, di colore marrone chiaro in estate e più scuro in inverno. Gli stambecchi rischiarono l’estinzione a fine ‘800, fu il Re Vittorio Emanuele II a salvarli, creando una riserva di caccia in Valle d’Aosta, zona dove agli inizi del ‘900 nacque il Parco Nazionale del Gran Paradiso, di cui lo stambecco è simbolo. Abile arrampicatore vi sarà facile intravederlo sui costoni rocciosi o nelle parti più alte delle montagne.
Camoscio
Il camoscio si può distinguere facilmente grazie alla colorazione del pelo, bianca sul muso, nella gola e sulla pancia. Le sua corna sono di piccole dimensioni, fatte a forma di scimitarra, molto fini. E’ un abile scalatore di piccole dimensioni, è quindi facile trovarlo arrampicato su qualche costone o su per i ghiacciai. Il camoscio ama vivere in branchi quindi vi sarà facile vederne diversi insieme.
Gallo Forcello
Il Gallo Forcello o Fagiano di monte, è uno tra gli animali più emblematici della fascia alpina, di abitudini molto schive, facilmente avvistabile in primavera durante la stagione degli amori, diventa praticamente quasi impossibile da individuare durante l’estate poiché si nasconde nel sottobosco. Raramente prendono il volo a meno che non ne siano costretti. Vivono ad altitudini che variano dai 1600 ai 2000 metri prediligendo boschi aperti.
Vipera
La vipera è molto diffusa sull’arco Alpino, si può trovare fino ad oltre 2500 metri di quota, ed è molto più facile avvistarle dopo Marzo quando sono alla ricerca di una compagna. Generalmente misurano sotto il metro, presentano una testa triangolare e la coda finisce a punta in maniera repentina. Queste sono le caratteristiche fondamentali che la distinguono dai serpenti non velenosi. Spesso amano stare al sole, potrebbero quindi trovarsi sui sassi o tra l’erba, se disturbate si allontanano lentamente per destare meno attenzione. Sono animali schivi e si allontanano se vedono l’essere umano o se sente rumore. Il loro morso è doloroso ma non mortale per l’uomo a meno che non si sia in presenza di particolari patologie, potrebbe essere però mortali per i vostri amici cani, motivo per cui in alta montagna è sempre bene tenerli vicini e al guinzaglio.
Marmotta
La marmotta appartiene all’ordine dei roditori, è un mammifero che si trova in alta montagna, tra rocce ma anche in radure, vive in numerosi gruppi all’interno di tane scavate sotto la terra. Riconoscibilissimo il suo tipico fischio che si può sentire mentre si passeggia in montagna. Una cosa molto singolare è che durante l’inverno, la marmotta va in una sorta di ibernazione che dura circa due mesi, in questo periodo riesce a tenere la temperatura corporea a 3° e respira una volta ogni 2 minuti.
Luccio
Il Luccio è un pesce d’ acqua dolce che vive prevalentemente nei laghi di montagna, è caratterizzato da una bocca che ricorda il becco d’anatra che nasconde denti robusti e accuminati. Può raggiungere dimensioni ragguardevoli oltre il metro per 20 Kg di peso. Nei laghi di montagna si possono facilmente trovare anche i salmerini e le trote.
Salamandra nera
La salamandra nera è un anfibio caudato, assomiglia molto a quella gialla-nera, si nutre di insetti (come tutti gli anfibi), sulla pelle ha delle ghiandole che emanano una sostanza irritante per i nostri occhi o bocca. Vive nascosta tra pietre, fessure, tronchi marci, predilige luoghi umidi ed esce allo scoperto solo in caso di pioggia.
Orso bruno
Uno dei mammiferi più grandi d’ Europa, diurno un tempo.. oggi le abitudini sono prevalentemente notturne. L’orso bruno è onnivoro ed è molto difficile individuarlo causa del suo carattere diffidente verso l’ uomo, raramente attacca se non seriamente minacciato. Vive in prevalenza all’interno del Parco Nazionale dell’Adamello Brenta (leggi il nostro diario di viaggio sulla Val di Non), dove è stato reintrodotto negli anni 90 prelevando alcuni esemplari dalla Slovenia, l’orso bruno in Italia infatti era in serio pericolo di estinzione in quanto erano rimasti solamente 2 esemplari.
E con questo si conclude il mio piccolo viaggio alla scoperta della fauna alpina in camper e caravan , questo mio scritto vuole essere una veloce infarinatura, per dare l’idea di quali animali è possibile incontrare nell’arco alpino.
Inutile dire che durante le escursioni in montagna si deve assolutamente evitare di urlare e lasciare per terra immondizia e cibo avanzato. Bisogna portare il massimo rispetto in quei luoghi dove noi ormai siamo solo ospiti, e come ospiti abbiamo il dovere di proteggere questi territori per poterli tramandare alle generazioni future. Prediligete le vacanze slow !
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