Ricerchiamo le vacanze slow in camper e caravan - Copertina

Ricerchiamo le vacanze slow in camper… fatte di piccole cose che ci rimarranno per sempre nel cuore, un po’ come lo era per i nostri genitori e i nostri nonni

I quadri del nonno

Mi sono sempre chiesto perché il nonno dipingesse sempre montagne con boschi e ruscelli, decine e decine di quadri posti uno sopra l’altro, messi in un angolo del solaio. Ne ha sempre dipinti uno dietro all’altro, alternandoli molto sporadicamente a quadri raffiguranti la Madonna o Gesù Cristo, finiti frettolosamente per poi tornare alle sue montagne dipinte ad olio.

Era una sera di novembre, io ero lì a cena come mia consuetudine. Il nonno guardava la televisione seduto di fronte a me e io ero intento ad osservare il solito quadro che rappresentava una vallata con delle montagne (presumibilmente lo Yellowstone).

Dopo averci pensato un po’ decisi di fargli la domanda che mi facevo ogni volta che osservavo uno dei suoi quadri «Perché dipingi sempre montagne?»

Si alzò dalla sedia dopo avermi guardato in silenzio e mi disse «Hai fretta di andare stasera?» Gli risposi che non avevo nulla da fare e lui uscì dalla porta di casa per andare in solaio.

Tornò dopo una decina di minuti con uno scatolone impolverato chiuso con del nastro adesivo di plastica ormai ingiallito dal tempo. Lo aprì senza fare la minima fatica, il nastro ormai secco si ruppe facilmente e tirò fuori da quella vecchia scatola una macchina per le diapositive e delle cartucce che recavano le scritta “Cavalese 1962” “Merano 1959” ed altre località del Trentino Alto Adige.

Ricerchiamo le vacanze slow in camper e caravan - Diapositiva

Avevo già capito da dove venivano quei dipinti, erano le fotografie che aveva scattato da giovane, erano ricordi che non potevano rimanere in una scatola o nella sua mente, aveva deciso nel corso degli anni di dipingerli, forse per lasciare in eredità a noi parenti l’amore che aveva per quei monti.

Mentre le diapositive scorrevano frettolosamente lungo il muro della sua vecchia cascina iniziò a parlarmi delle lunghe passeggiate che faceva nelle foreste durante quei giorni, foreste di abete e larici così fitte che la luce faceva fatica a filtrare al loro interno, con il sottobosco di agosto cosparso di funghi di ogni forma e dimensione.

Martore e cervi che passavano velocemente a monte cercando di guadagnare terreno da quel viandante.

Se si perdeva tra le montagne e i boschi, come spesso capitava, diceva che seguiva sempre il torrente che portava a valle per ritrovare la strada di casa.

Finita una cartuccia di diapositive ne caricava subito un’altra, come se volesse invitarmi a rimanere lì seduto per tutta la sera. Ormai ero dentro a quella faccenda  e aspettavo con pazienza le diapositive che mi ricordassero anche vagamente i suoi quadri.

Ricerchiamo le vacanze slow in camper e caravan - Montagne

Mentre il muro mi proiettava in quelle foreste, iniziai a pensare a come siano diverse le sensazioni che si hanno riguardando i ricordi di una vita fa; ripensando tra me e me che certe cose devo ancora viverle e che nei miei viaggi fatti fino ad ora non ho visto che poco e niente.

I discorsi andavano avanti insieme alle immagini, campi di more, montagne, foreste con fiumi, foto di vecchi compagni di avventure appoggiati a delle rocce, amici ormai andati da tempo, vette innevate e bivacchi… come era diverso una volta.

Forse, con ogni probabilità quei ghiacciai si ritrovano ora con la neve sciolta da tempo e forse non esistono più, oramai quel che resta di loro è a vagare in qualche mare, magari però qualche pezzo di ghiaccio se ne sta ancora lì stanco, come gli occhi di mio nonno mentre guarda scorrere le fotografie.

Ricordi antichi, di una vita passata nelle foreste ad ammirare l’alba per poi ritornare in rifugio solo all’imbrunire, dopo una giornata passata a raccogliere funghi e a scattare fotografie lungo i pendii delle Dolomiti.

Sicuramente il viaggio plein-air di una volta era fatto molto più lentamente rispetto ad oggi, dove cerchiamo la tecnologia persino negli abiti e le attrezzature tecniche più performanti.

Per noi una foto è fatta per essere condivisa sui social e per far vedere dove siamo andati, difficilmente viene salvata su un computer, ancora più difficilmente viene stampata e messa in un album dedicato.

Cerchiamo camper veloci, roulotte aereodinamiche per coprire distanze allucinanti nel minor tempo possibile.

Pianifichiamo scrupolosamente una vacanza: “Oggi facciamo 100km e ci fermiamo un giorno, domani ne facciamo 400 ed arriviamo lì ma ci fermiamo due giorni in più, poi dopodomani ne facciamo altri 500 di per fermarci un giorno e far vedere ai miei colleghi e agli amici che sono arrivato fino in Danimarca con il camper” Poi però facciamo la tirata unica per ritornare a casa, magari ammazzandoci di fatica, perché il lunedì si torna al lavoro…

Forse bisognerebbe fermarsi un po’ di più e fare tutto con più calma, riprenderci il tempo rubato durante gli impegni dell’anno, buttare giù l’ancora più a lungo (per noi i piedi stabilizzatori).

Francamente il fatto che lui dipinga sempre questi soggetti è dovuto a tutto quello che ha assorbito dentro di sé durante quei periodi di “fuga” dalla vita di marito lavoratore: due settimane, due brevissime settimane vissute in maniera intensa, probabilmente entrando in simbiosi con l’ambiente che lo circondava.

Sicuramente auguro con tutto il cuore a qualsiasi viaggiatore di scoprire luoghi e cose che ci circondano con la sua stessa intensità, che ti segna nell’anima come le cornici colorate dei suoi quadri.

Ricerchiamo le vacanze slow in camper e caravan…

Federico

Ricerchiamo le vacanze slow in camper e caravan - Quadro 1
Ricerchiamo le vacanze slow in camper e caravan - Quadro 3
Ricerchiamo le vacanze slow in camper e caravan - Quadro 2

Ti è piaciuto il racconto di Federico? Ami i tempi passati e i camper vintage? Dai un’occhiata anche agli altri articoli di Federico. Clicca qui

Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo 'Like' cliccando sul pulsante!

61 Condivisioni