Il tavolo “di serie” risultava scomodo per le nostre esigenze. Che fare? Ecco la mia idea fai-da-te

Il tavolo sul camper è un elemento fondamentale per tutti, in particolar modo per le famiglie, specialmente quelle numerose come la nostra.

In famiglia siamo in 5 ed il tavolo originale del camper risultava troppo piccolo per mangiarci comodamente e, in più, ostacolava il passaggio verso la cabina. Avevamo bisogno di un tavolo più piccolo e pratico per il viaggio che diventasse però più spazioso e comodo per colazioni, pranzi e cene di tutta la famiglia.

Ho quindi deciso di realizzare un tavolo fai-da-te che potesse soddisfare tutte le nostre esigenze.

Per realizzarlo ho inizialmente utilizzato il supporto originale Adria (marca del nostro camper) che è abbassabile, traslabile e ruotabile. In un secondo tempo, invece, ho utilizzato un altro supporto non ruotabile ma più stabile; la modifica che vi illustrerò può essere fatta tranquillamente con la monogamba che monta Adria di serie (o altre simili).

Dal momento che risultava molto complesso realizzare delle prolunghe estraibili della struttura di sostegno, ho deciso di realizzare un piano autoportante in cui le prolunghe venissero sostenute solo dalle cerniere e dalla struttura del piano.

Ho deciso di acquistare un piano da cucina in betulla massello dell’Ikea, pesante ma robusto ed economico, con costi decisamente più contenuti rispetto a quelli che avrei sostenuto andando da un falegname per farmi fare un piano apposta e su misura.

Avevo bisogno che il tavolo fosse diviso in tre parti e quindi mi sono recato al Leroy Merlin dove è possibile, almeno a Bologna, portare materiale esterno e farselo tagliare a misura, con costi contenuti.

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Una volta diviso in tre parti è stato sufficiente smussare un po’ gli spigoli con lima e carta abrasiva prima di procedere con la realizzazione vera e propria del tavolo.

Se si preferisce usare del tamburato, è possibile ma è necessario poi rivestirlo e bordarlo, con costi che alla fine lievitano notevolmente (all’incirca 600 € contro 100€)

La parte più complessa e complicata è indubbiamente fare le sedi per le cerniere a filo (chiamate anche cerniere a biscotto).

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Io ho utilizzato le macchine che ho al lavoro, ma con pazienza e scalpellino è possibile farle anche a mano. Un lavoro da certosino ma non particolarmente complicato. Una volta pronte le sedi per le cerniere, è sufficiente avvitare le cerniere al legno e poi il piano del tavolo alla monogamba, che è già strutturata per il montaggio tramite viti.

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Avendo utilizzato un materiale che nasce per i piani cucina, non ho dovuto effettuare trattamenti particolari perché viene venduto già pretrattato ad olio; ogni tanto lo ungo con olio Ikea. Poiché il piano superiore del tavolo quando è chiuso è quello più sollecitato ho preferito rivestirlo con un foglio di materiale plastico incollato con biadesivo, in questo modo anche il risultato estetico è decisamente migliorato.

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Il tavolo pieghevole permette di fatto di avere 3 diverse misure di lunghezza. Nel mio caso: 56×56 da chiuso, 56×112 da aperto, e una misura intermedia.

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