I lidi ravennati con l’arrivo della stagione calda sono una delle mete preferite dei camperisti e dei campeggiatori grazie alle numerose strutture ricettive presenti. In quanti di voi ci sono stati? E in quanti di voi hanno invece visitato la meravigliosa città di Ravenna pronta ad accogliervi con le sue bellezze anche in pieno inverno?
Faccio ammenda, ho impiegato la bellezza di quarant’anni prima di decidermi a visitare Ravenna. Come spesso accade, ho snobbato quello che è vicino a casa. Sapevo della presenza dei mosaici, della tomba di Dante Alighieri e di tante altre bellezze. Cosa mi ha fatto decidere? L’aver letto un libro dal titolo “L’ultimo Catone” in cui la scrittrice, Matilde Asensi, spagnola, ha ambientato una parte del romanzo proprio a Ravenna. Insomma… possibile che lei, dalla Spagna, conoscesse Ravenna e non io che ci abito a 80 km di distanza?
Ravenna è una di quelle città di dimensioni medio-piccole; passeggiare per le sue strade dà una sensazione di tranquillità. Il turismo di massa e l’omologazione del centro storico con le insegne delle catene di negozi presenti in ormai tutte le città sembrano ancora non presenti. Si ha come l’impressione che tutti si conoscano e che ci si ritrovi in un ambiente a misura d’uomo uscito da un bel romanzo in cui si racconta la vita di un grosso paese di provincia.
Ma non fatevi ingannare dalla sua aria sorniona, la storia del suo passato è stata grandiosa: per tre volte è stata capitale: dell’Impero romano d’Occidente prima, poi del Regno degli Ostrogoti e infine dell’Esarcato bizantino. I monumenti paleocristiani risalenti a quell’epoca hanno fatto sì che nel 1996 Ravenna venisse iscritta nella Lista dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco e nella nostra visita noi ci siamo dedicati soprattutto a questi.
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Il centro storico è di piccole dimensioni ed è facilmente fruibile a piedi. Per prima cosa, noi ci siamo recati nei pressi della basilica di San Vitale. La biglietteria per accedere ai monumenti presenti nella lista del Patrimonio Unesco si trova una cinquantina di metri prima della Basilica, in via Argentari. Lì potrete acquistare un biglietto cumulativo della durata di 7 giorni che vi darà diritto ad accedere a 5 siti (il costo del biglietto è di €9.50. N.B in alcuni periodi dell’anno è chiesto un sovrapprezzo di 2 euro per poter accedere al Mausoleo di Gallia Placidia). Insieme al biglietto vi verrà fornita una cartina che vi aiuterà a trovare facilmente i luoghi visitabili.
Si inizia quindi dalla Basilica di San Vitale, risalente al 584 d.c. Appena entrati ci si ritrova trasportati in un altro mondo. Una commistione di stili orientali e occidentali, spazi altissimi, affreschi barocchi, meravigliosi mosaici sul pavimento che quasi si ha il timore di camminarvi sopra, e dopo aver osservato il labirinto sotto i vostri piedi che vi porterà al centro della basilica, il mosaico presente sopra all’altare vi lascerà senza parole.
Uscendo vi ritroverete nel giardino della basilica, dove si trova il mausoleo di Galla Placidia, che regnò per 12 anni l’Impero romano d’Occidente al posto del figlio che venne incoronato alla tenera età di 6 anni. Il mausoleo è di piccole dimensioni ma al suo interno si trovano mosaici di altissimo pregio e dai colori vividi. L’accesso è consentito a una ventina di persone alla volta sia per l’ambiente ristretto che per preservare i mosaici.
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Dopo questa visita, abbiamo cominciato ad andare a zonzo per la città senza seguire la cartina e siamo capitati in Piazza del Popolo dove era presente un mercatino di Natale
Siamo letteralmente incappati nella Tomba di Dante Alighieri, che visse a Ravenna gli ultimi anni della sua vita da esiliato. Per chi fosse interessato, nei chiostri francescani lì accanto è presente il Museo Dantesco.
Abbiamo proseguito con la visita alla Basilica di San Francesco, a pochi passi dalla tomba di Dante. Davvero particolare la cripta sotto all’altare maggiore il cui pavimento è costantemente sommerso dall’acqua; tramite una finestrella è possibile ammirare questo ambiente e i resti dei mosaici risalenti alla chiesa originaria.
E’ stata poi la volta di S. Apollinare nuovo, voluta dal re degli Ostrogoti Teodorico, che la fece costruire accanto alla sua residenza. Al suo interno è presente la rappresentazione di 26 scene del Nuovo Testamento sotto forma di mosaico più antica al mondo.
Le ultime tappe del nostro percorso ci hanno portato al museo Arcivescovile che conserva al suo interno la cappella di S. Andrea, anch’essa decorata con preziosi mosaici. Una volta usciti, vi ritroverete praticamente all’interno del Duomo di Ravenna, che ad essere onesti non ci ha particolarmente colpito se non per la presenza di un bellissimo presepe automatizzato.
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Ma a pochi passi da esso, nel giardino della cattedrale è presente il Battistero Neoniano, uno dei monumenti più antichi di Ravenna, risalente al V° secolo. Il suo interno, così come quello della Basilica di San Vitale, lascia senza parole. Riccamente decorato, presenta marmi nella parte inferiore, stucchi in quella centrale e un mosaico nella cupola. Pare che la sua bellezza abbia incantato anche Carl Jung, uno dei padri fondatori della psicanalisi.
Dopo tanta bellezza non abbiamo potuto far altro che concludere questa bellissima giornata facendo un saluto al nostro caro mare Adriatico, soprannominato amichevolmente “Il sabbione” (non perdetevi il video dopo la foto!).
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