La Val Marecchia e il Montefeltro sono generalmente conosciuti per i borghi come San Leo, Novafeltria, Pennabilli ma la zona montana del monte Carpegna e i suoi dintorni nascondono borghi e ruderi nascosti che per i miei gusti sono più interessanti dei sopra citati.
Forse proprio perché poco conosciuti e quidi rimasti un po’ allo stato brado, in questi borghi il tempo sembra essersi fermato. L’assenza di bancarelle, di mercatini e schiamazzi vari lasciano nell’aria un assoluto silenzio e quel non so che di relax che generalmente vado cercando.
Per anni mentre percorrevo la val Marecchia il mio sguardo veniva sempre attratto da un rudere in cima ad una roccia che rimaneva sempre in penombra come per non farsi notare e che apparentemente sembrava non raggiungibile e fra me e me mi dicevo “prima o poi voglio andare lassù… ci sarà un modo”
Valmarecchia e Montefeltro La rocca di Maioletto tra colline e calanchi
Con pc alla mano e grazie al satellite di Google ho esplorato la zona trovando il rudere e ho cercato di prendere nota per strada e possibili sentieri per raggiungerlo e mi sono deciso a partire alla scoperta.
Premetto che le strade sono piuttosto strette e non conoscendo punti sosta spaziosi in zona ho preferito viaggiare in Van.
Percorrendo la Valmarecchia da Rimini direzione monte Carpegna si raggiunge la località Pietracuta dove si devia a sinistra per San Leo SP22 (altra meta da non perdere, ma è un’altro capitolo).
Superato un dei borghi più belli d’Italia e dopo aver scattato le foto di rito si prosegue sulla provinciale, poco prima di Pugliano si svolta a destra per Maiolo, qui la strada si fa stretta e spesso a traffico alternato causa di frequenti frane, poco più avanti si svolta ancora a destra per Poggio e dopo qualche km per Boscara.
Boscara è un borgo formato da pochissime case ed una chiesa ed è proprio nel parcheggio dietro ad essa che abbiamo parcheggiato il Van. Mantenendo una buona educazione e comportamenti civili come qualsiasi viaggiatore/escursionista dovrebbe avere e chiedendo il permesso si può anche sostare per la notte godendo di una vista panoramica della Vallata (fontana per il carico acqua a 100 metri).
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Il sentiero per la Rocca di Maioletto non è segnalato. Bisogna arrivare a piedi fino alla fontana (100 metri dalla chiesa) e proseguire dritto per una strada che indica un agriturismo.
Dopo l’agriturismo la strada risulta chiusa da una catena, si oltrepassa e lì inizia il vero sentiero. Si cammina sulla cresta dei calanchi e davanti a si intravede la rocca. Il sentiero è piuttosto piacevole e panoramico, San Leo sempre presente alla nostra destra accompagnerà il nostro cammino in una visuale insolita.
Si attraversano calanchi e storiche frane, proprio in questa strada sotto il castello esisteva il paese di Maiolo che fu distrutto nella notte del 29 maggio del 1700 da una frana ancora visibile, gli unici edifici rimasti in piedi sono una chiesa e parte del castello.
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Oltrepassato questo instabile e panoramico sentiero si incontra una chiesetta dopo di che si entra nel bosco. Ora il percorso inzierà salire con pendenze importanti, il sentiero finirà davanti un muro di roccia alto circa 6 metri che si dovrà oltrepassare grazie una scala a pioli ancorata nella roccia (non vi dico a portare su il cane…). Poche centinaia di metri dopo la scala inizierà un sentiero piuttosto ripido ma attrezzato con una fune ancorata al terreno per agevolare la salita ma soprattutto la discesa.
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La salita ripidissima porta alla piccola porta del castello, accessi talmente piccoli da dover togliere gli zaini e ritrovarsi anche qui nel difficile compito di convincere il cane ad entrare. Finalmente dopo l’ultima e strettissima scala con botola, a passo d’uomo, arriviamo in cima al Castello: inutile descrivere il panorama che si affaccia sul Montefeltro, tutta la Valmarecchia, il monte Carpegna e le foreste Casentinesi.
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Un percorso insolito dove forse la ripida salita può spaventare, ma tutto sommato è una camminata di una oretta o poco più, non essendo lunga e praticamente sempre in piano tranne l’ultimo tratto non è faticosa ed alla portata di tutti tranni i più piccini (no bambini in zaino, ci sono passaggi troppo stretti).
Sicuramente una giornata alternativa per viaggiatori in zona con possibilità di sosta libera all’inizio del sentiero in posizione silenziosa e panoramica, consigliabile la sosta per camper di piccola stazza. Altre soste libere in zona sono nel parcheggio davanti alla porta del borgo di San Leo (da visitare).
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Info utili e link pubblicitari
Dove sostare col camper nella zona della Valmarecchia – Montefeltro
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