Visitato 3 giorni dopo l’apertura, ecco a voi la mia personale recensione, quindi assolutamente soggettiva, di quello che si ripromette di essere il “volano” per il turismo futuro di Bologna: FICO Eataly World
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Cos’è FICO
L’acronimo FICO significa Fabbrica Italiana COntandina; è quello che potremmo chiamare un parco tematico agroalimentare il cui proprietario è il Patron di Eataly, Oscar Farinetti, imprenditore piemontese famoso per aver “inventato” il brand conosciuto a livello mondiale col quale esporta le eccellenze alimentari italiane.
Si trova a Bologna, in una zona periferica facilmente raggiungibile dalla tangenziale nella quale sorge il CAAB (mercato ortofrutticolo) ed è stato inaugurato il 15 Novembre del 2017.
Una volta entrati vi troverete immersi in una autentica città del cibo. Novantamila metri quadrati al coperto dove sono presenti oltre 40 punti di ristorazione che vanno da semplici chioschi con cibo in stile street food a veri e propri ristoranti, 6 giostre educative, teatro, cinema, aule didattiche, centro congressi, 2 ettari di campi coltivati e stalle e 40 fabbriche dove, sotto i vostri occhi, potrete vedere la produzione di salumi, pasta, formaggi e caffè, solo per citarne alcuni.
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Le mie impressioni su FICO Eataly World
L’accesso è facile arrivando con un mezzo di trasporto proprio. Trovandosi in una zona periferica, non ci sono grandi problemi di traffico. Quando sono arrivata io, alle 11 di mattina di sabato, non ho trovato alcuna fila per entrare al “casello” nel quale si ritira il ticket per il parcheggio, ma in caso di alta affluenza, è stato assodato che questo sistema causa grosse code. Sono presenti alcuni caselli con sistema telepass, ma attualmente non sono ancora attivi.
Le prime due ore di sosta sono gratuite, mentre le seguenti costano 1,50 € all’ora per un massimo di 8 euro. Sinceramente, con sole due ore vedrete ben poco, soprattutto se vi fermerete a mangiare, possono però bastare se volete fare solamente acquisti.
Appena entrati, sulla destra, accanto a quella che è l’uscita di FICO Eataly World, è presente un parcheggio per bus, nel quale ho visto che vengono veicolati anche i camper.
Per raggiungere FICO Eataly World con i mezzi pubblici, è presente una navetta gestita dai trasporti pubblici che collega il parco con la stazione dei treni con alcune fermate intermedie nel centro e in zona fiera. Il costo per la navetta è di 7 euro a/r.
L’ingresso è gratuito, sono a pagamento le “giostre” educative, i vari corsi che si tengono e le visite guidate.
I cani possono entrare? Ni. Sono accettati solamente i cani sotto i 10 kg di peso che debbono essere messi in un cestino apposito fornito all’ingresso. Onestamente io ne ho visti alcuni zampettare tranquillamente, ma credo fossero “abusivi”. Non possono assolutamente accedere all’area dedicata all’allevamento del bestiame.
Appena si entra dentro al capannone di FICO Eataly World, l’effetto WOW è garantito. La struttura è immensa, luminosa, si ha la sensazione di calore, legno ovunque, piante, fiori, arredamento semplice, funzionale e moderno. Lo spazio è talmente ampio che anche in caso di altissima affluenza non si ha la sensazione di sovraffollamento. L’impressione è quella di non trovarsi in Italia ma in un paese nordico.
Se si ha poca voglia di camminare, si possono noleggiare gratuitamente biciclette a tre ruote fornite di cestini per la spesa; con esse si può percorrere la pista ciclabile centrale che corre lungo tutta la struttura. Prestate comunque molta attenzione perché la zona ciclabile è invasa dai pedoni… e viceversa…
Sono presenti carrelli per la spesa dove poter riporre la merce acquistabile che è in esposizione nelle scaffalature presenti ovunque, ma sappiate che gli stessi prodotti sono in vendita anche nel market poco prima dell’uscita e che quindi potete evitare di farvi tutta la struttura trascinandovi dietro il carrello ma prendere tutto all’ultimo momento.
Nella grande struttura interna potrete trovare le “fabbriche” e gli stand di varie case produttrici di prodotti alimentari, alcune molto famose e, a dire il vero, poco di nicchia e alcune invece molto più ricercate. Non pensate di trovare quindi il piccolo produttore che vi porta le cose del suo orto; a mio avviso, qui di contadino c’è solo il nome, si tratta quasi sempre di prodotti industriali anche se, per buona parte, di alta qualità.
Tutto è curato nei minimi dettagli: i cibi esposti, le “cosiddette” fabbriche e le zone dedicate alla ristorazione sono realmente accattivanti alla vista. A mio avviso sono un po’ meno interessanti le zone esterne, dedicate alle colture e agli alberi da frutto, dove si può persino trovare una tartufaia e un’area con animali da allevamento che secondo me poteva forse essere evitata. Ho trovato la zona allevamento veramente triste e deprimente in quanto gli animali hanno davvero poco spazio a disposizione.
Ho sentito molte persone lamentarsi dei prezzi. Sappiate che Bologna è cara, carissima! Io mi rallegro sempre quando vado in giro per l’Italia o all’estero, perché tutto mi sembra costare meno. I prezzi dentro FICO Eataly World sono più alti della media italiana, senza ombra di dubbio, ma in buona parte dei casi il cibo che viene servito e che potete acquistare è di alta qualità, e la qualità si paga. Sta poi a voi scegliere se sedervi in un ristorante o prendervi una piadina o un panino con la mortadella.
Noi abbiamo deciso di mangiare un hamburger presso un ristorante che serve i prodotti di una macelleria che qui a Bologna è piuttosto famosa per la produzione di carne derivata da allevamenti allo stato semi-brado. Ho notato un po’ di disorganizzazione per quanto riguarda l’assegnazione dei tavoli e le ordinazioni, il tutto perdonato in quanto dopo 4 giorni forse hanno ancora bisogno di un po’ di rodaggio. La qualità è alta, e si sente. La carne è cotta alla perfezione e il sapore è ottimo, il pane è prodotto da un forno delle nostre colline, il contorno è compreso e noi abbiamo optato per una porzione di patate e una di polenta grigliata. Il costo, per il pranzo, con acqua è stato di 27 euro per due persone. Sinceramente l’ho trovato più che onesto.
Alcune cose sono ancora da sistemare, per esempio non esistono “mezzi” dedicati ai bambini. Se per gli adulti si è pensato alle biciclette, per i bambini non c’è nulla e farli camminare per tanto tempo potrebbe essere stancante per loro. Ho letto su Internet di mamme che lamentavano la scarsa presenza di fasciatoi nei bagni.
Ci sono alcune aree gioco dedicate ai bambini; le cosiddette giostre erano deserte, so che sono educative ma non ho visto particolare attenzione a loro rivolta. I vostri bambini apprezzeranno sicuramente di più il grazioso minigolf.
Ci sono pochi bidoni per la spazzatura, lontano dalle zone dove viene offerto “cibo da passeggio”. Probabilmente a causa di questo si sono creati cumuli di cartacce abbandonate sui tavoli nei bellissimi “salotti” centrali. Non ho notato personale addetto alle pulizie.
Per uscire si paga il parcheggio nelle casse automatiche e poi si hanno 20 minuti per lasciare la struttura… sembra facile, ma quando abbiamo deciso di andare a casa solo 3 caselli erano aperti in uscita e si era creata una fila mostruosa. Tra chi non si era accorto che il parcheggio andava pagato anticipatamente e chi si ritrovava con il biglietto scaduto perché incolonnato da troppo tempo, si è creato un vero delirio. Quasi 40 minuti per uscire dal parcheggio sono inaccettabili.
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Tirando le somme…
Lo consiglio? Ni
Siete appassionati di cibo di una certa qualità e non vi spaventano i prezzi? Allora potrebbe fare per voi.
Parliamoci chiaro, è una macchina per far soldi adatta agli stranieri e che noi bolognesi utilizzeremo quando fuori piove e non sapremo cosa fare. Bellissimo, davvero bello: vi posso assicurare che ho passato la prima mezz’ora con la bocca aperta incredula del fatto che un così bel posto potesse essere stato costruito in Italia in un tempo relativamente breve. Ho mangiato bene, ho acquistato prodotti ottimi a prezzi tutto sommato abbordabili. FICO è un buon posto per passarci qualche ora, per mangiare qualcosa di diverso, ma tutto sommato è un grande supermercato sfavillante, in cui molti dei prodotti in vendita già potevano essere acquistati in una nota catena (che personalmente considero tra le migliori perché tra la merce che offre si trovano anche prodotti industriali di qualità superiore rispetto alla media).
Per quel che mi riguarda, le eccellenze italiane, quelle vere, sono ben altre. Sono i piccoli salumifici, i caseifici e le malghe di montagna dove si può ancora acquistare il burro direttamente dal produttore.
Se dovete intraprendere un lungo viaggio appositamente per venire a visitare solo ed esclusivamente FICO non lo consiglierei; se vi trovate di passaggio o lo volete integrare con una visita a Bologna allora non fatevelo mancare. Io ci ritornerò sicuramente, ma io abito a meno di 20 minuti 😉
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