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Dopo avere parlato di Luce e Soggetto, è ora il momento di esplorare le Linee e le Forme Geometriche, e le Inquadrature.
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Linee e forme geometriche
Immaginate un road movie americano con una lunga strada quasi dritta che corre verso l’orizzonte in mezzo alla prateria e immaginiamo qualcuno sulla strada, lontano lontano, piccolo piccolo. Il nostro sguardo, per quanto questo qualcuno sia piccolo, lo identifica e lo raggiunge subito, per prima cosa, ed è la strada che lo conduce lì: sono due linee convergenti.
Provate ora a cercare delle linee per le vostre fotografie, e sperimentate l’effetto: linee orizzontali potrebbero dare una sfumatura di stabilità, linee verticali potrebbero spiazzare, linee diagonali dare un po’ di movimento, linee curve un po’ di armonia. Le linee possono essere esplicite, come la strada, ma anche implicite, sarà cioè il nostro sguardo a crearle: saprà, per esempio, creare una linea immaginaria dalla direzione di uno sguardo, così come unendo due punti forti di interesse.
Più difficile, ma altrettanto efficace: cercate sempre forme geometriche, specialmente triangoli, sia implicite che esplicite.
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Inquadratura
L‘inquadratura nasce dal colpo d’occhio, dal vostro istinto. E’ un po’ come il senso del ritmo nella musica; alcuni l’hanno spiccato, altri meno.
Se ritenete che le vostre inquadrature abbiano bisogno di un po’ di ritmo, ecco alcune cose che dovreste provare:
- non mettete il soggetto al centro dell’inquadratura, ma provate a seguire la cosiddetta “regola dei terzi”: costruite un reticolo immaginario con due linee verticali e due orizzontali – alcuni smartphone lo fanno davvero – e posizionate il soggetto lungo queste linee. In particolare, i punti focali corrispondenti ai punti di intersezione delle linee saranno particolarmente efficaci.
- chiedetevi se inquadrare in orizzontale o in verticale. In generale, oltre allo sviluppo naturale di ciò che volete entri nell’inquadratura, potete valutare se predominano le linee orizzontali o quelle verticali, e girare il telefono di conseguenza. Provate anche ad inquadrare in diagonale, darà probabilmente più energia alla foto.
- quanto avvicinarsi al soggetto? Volete che riempia l’inquadratura o che sia ambientato nel contesto?
- se ci sono delle linee naturali, tipo l’orizzonte, fate attenzione a riprenderle dritte
- non troncate mani, braccia, piedi (e nemmeno testa!)
- soggetti decentrati dovrebbero comunque avere lo sguardo, anche solo leggermente, rivolto verso il centro della fotografia
- soggetti in movimento dovrebbero “entrare” nella scena, non uscire e dovrebbero quindi muoversi verso il centro dell’inquadratura
- provate inquadrature inusuali, tipo dal basso verso l’alto, oppure sdraiandovi a terra e scattando paralleli al terreno, o, ancora, scene riprese dall’alto
- evitate il più possibile lo zoom: quello del telefono è un ingrandimento digitale, non uno zoom ottico: la qualità dell’immagine degrada rapidamente. Come fare invece? Se possibile, avvicinatevi o allontanatevi dal soggetto!
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Nuovamente la parola d’ordine è sperimentare, provare, e familiarizzare con i nuovi elementi fino a farli propri.
Questa mini-guida prosegue con la terza ed ultima parte: Bilanciamento, Armonia, Pattern, Ritmo, Colori, Bianco e Nero, Gestire il Movimento.
Ringraziamenti: un grazie speciale ad Andrea Frascari, fotografo, per i contenuti e ad Ariela Pancaldi per le fotografie di esempio.
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