Come anticipato nell’articolo “Smartphotography: come fotografare al meglio con lo smartphone” (clicca qui per leggerlo), con questa prima parte iniziamo ad introdurre i principali elementi fotografici per ottenere il massimo dal nostro smartphone.
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo 'Like' cliccando sul pulsante!
Luce
E’ necessario imparare ad usare bene sia la quantità che la qualità della luce.
Consideriamo prima la quantità di luce: lo smartphone in un certo senso fa tutto da solo, ha un esposimetro che “misura” la quantità di luce e regola automaticamente il tempo di esposizione, l’apertura del diaframma e la sensibilità ISO in modo da ottenere la giusta esposizione. Per fotografare con lo smartphone non serve sapere cosa siano tutte queste cose, ci pensa lui. Quello che serve sapere è l’importanza di dove si “punta” il cellulare. Avete presente quei quadrati, o puntini, che sono di solito al centro del display e che a un certo punto diventano verdi? Stanno ad indicare lo smartphone ha acquisito il fuoco e la lettura dell’esposizione, entrambi riferite all’area dell’immagine corrispondente ai quadrati verdi.
Facciamo un esempio per spiegare meglio: una scena ad alto contrasto, ad esempio una persona sullo sfondo chiaro del cielo. Se puntate lo smartphone verso il cielo, vedrete un bell’azzurro e le nuvole, ma la persona sarà in ombra.
Se invece puntate sul viso, la persona verrà esposta correttamente e corretto sarà anche il fuoco, ma il cielo diventerà bianco (in gergo bruciato).
Se una volta composta l’inquadratura, l’esposizione calcolata non è quella desiderata, è possibile utilizzare una funzione che hanno tutti gli smartphone, detta “compensazione dell’esposizione”, o più semplicemente “luminosità” (o qualche altro sinonimo).
Generalmente accessibile dalle “impostazioni”, è rappresentata come una stanghetta graduata, con lo zero al centro, +1 e +2 a destra, -1 e -2 a sinistra. I valori negativi diminuiscono la luminosità (compensazione negativa), mentre i valori positivi la aumentano. L’intervallo in fotografia è chiamato “stop”: aumentare di 1 stop corrisponde a raddoppiare la quantità di luce registrata nella fotografia.
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo 'Like' cliccando sul pulsante!
Ci sono fotografi che cercano la luce giusta, e una volta trovata si guardano attorno per trovare un soggetto con cui riempirla. Si dice che la luce più bella sia all’alba e al tramonto, per colore e per direzione. Vero, non c’è dubbio, ma anche una giornata di nebbia può avere il suo fascino.
Fate alcune prove:
- Provate a cercare e sperimentare luci laterali, specie basse: daranno profondità e spessore alle immagini, oltre a creare vivaci chiaroscuri
- “Sei controluce, non va bene!”. Non è vero. Ci sono dei controluce bellissimi. Certo qui, in particolare, fate attenzione all’esposizione.
- Non è generalmente vero che un giorno di pieno sole sia adatto alla fotografia, specialmente se siete in pieno sole e volete fotografare delle persone. Provate a spostarle in zone d’ombra
- Il flash? Sembra strano ma vi consiglio di provare ad usarlo in pieno sole, per dare luce ad un soggetto che altrimenti sarebbe in ombra.
Con il controluce risaltano le silhouette
Alba e Tramonto sono i momenti in cui la luce è più bella
La luce che filtra dopo un forte temporale vi farà scattare fotografie memorabili
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo 'Like' cliccando sul pulsante!
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo 'Like' cliccando sul pulsante!
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo 'Like' cliccando sul pulsante!
Soggetto
Salvo poche eccezioni, una fotografia dovrebbe avere un soggetto. Non è detto che debba essere una persona, o un animale, o una montagna, diciamo piuttosto “un perché”, che chi la guarderà – anche solo l’autore stesso – possa identificare facilmente.
Il nostro sguardo cerca nelle immagini un punto focale, o almeno un centro di interesse: il non trovarlo, il chiedersi “cosa dovrei guardare in questa foto” non è un buon punto di partenza.
Una volta deciso “cosa state fotografando”, ci sono modi per rendere il soggetto più evidente.
La prima cosa, e questa è davvero una regola aurea, è limitare al minimo tutto il resto. Niente paccottiglia, niente distrazioni, niente felpe dietro la sedia, niente zaini appoggiati agli alberi.
In questa fotografia c’è troppa confusione, il soggetto non riesce a spiccare
La cupola spicca nella foto nonostante non sia in primo piano
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo 'Like' cliccando sul pulsante!
E oltre al soggetto, scegliete con cura lo sfondo. Questo aspetto è particolarmente importante quando si utilizza uno smartphone perché lo sfondo non sarà sfumato come con una reflex, si vedrà tutto, e a fuoco. Facciamo quindi in modo che sia il più pulito e armonico possibile!
Le foglie creano uno sfondo armonioso e uniforme, facendo risaltare il gatto
Ora valutate gli elementi accessori nella vostra fotografia: se presenti, anche questi dovrebbero avere un loro perché. Può anche esserci un cellulare sul tavolo, ma perché il soggetto lo sta guardando, e la foto convoglia allora un certo significato di attesa.
Un elemento compositivo che si usa spesso per mettere in risalto il soggetto, o il cuore della scena, sono le cornici, siano essere naturali, come un ramo curvo di un albero, o artificiali, come una finestra o una porta, un arco o un portico.
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo 'Like' cliccando sul pulsante!
Ora non vi resta che fare vostri questi primi elementi e sperimentare!
La nostra guida prosegue con la seconda parte: Linee Geometriche ed Inquadrature.
Ringraziamenti: un grazie speciale ad Andrea Frascari, fotografo, per i contenuti e ad Ariela Pancaldi per le fotografie di esempio.
Seguiteci su Facebook per rimanere sempre aggiornati su tutti i nostri contenuti!
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo 'Like' cliccando sul pulsante!